12.10.13

Priebke morto, Roma: nessun rito in città

Una salma ancora senza un posto dove avere sepoltura ed un funerale controverso. Che potrebbe essere celebrato a Roma, ma al quale si oppongono il sindaco Marino e lo stesso Vicariato. La morte di Erich Priebke, l'ex ufficiale delle Ss che si è spento ieri nella Capitale a cento anni, continua a scatenare polemiche e massima attenzione sul fronte della sicurezza. Nonostante gli stop, il suo legale, Paolo Giachini, ribadisce che i funerali saranno celebrati in una chiesa del centro di Roma. Per il Vicariato «non è prevista nessuna celebrazione esequiale in una chiesa di Roma».
Ma per l'avvocato, invece, non dovrebbero esserci ostacoli: «i Patti Lateranensi prevedono che ciascuno possa fare pratiche religiose laddove la sede lo consente - spiega - Per cui anche Priebke ne ha diritto. La chiesa è dei fedeli e Priebke era un fedele». I funerali saranno comunque in «forma privata». Dopo l'annuncio della celebrazione, probabilmente martedì prossimo, il Questore Fulvio della Rocca, d'intesa col Prefetto Giuseppe Pecoraro, aveva già posto il divieto a qualsiasi forma di celebrazione in forma solenne. Le forze dell'ordine metteranno comunque in campo un dispositivo di sicurezza per arginare qualsiasi problema di ordine pubblico in una settimana che si prevede già calda per i cortei dei movimenti antagonisti, `blitz´ di manifestanti e la partita Roma-Napoli. Ci sono anche inquietanti coincidenze ad infiammare sdegno e polemiche: se saranno confermati, i funerali si svolgeranno alla vigilia dell'anniversario della deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma, avvenuta il 16 ottobre 1943. Giachini ha specificato che «parteciperanno solo parenti e amici stretti. Non deve avere un tono che possa avere riscontri politici e di solennità. Per fissare con precisione il luogo dei funerali aspettiamo il certificato di morte afffinché si possa traslare la salma». Ad opporsi ai funerali è stato anche l'ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, che ha parlato di «gesto offensivo per la memoria della città». Dopo il "no" dall'Argentina per la sepoltura dell'ex ufficiale, resta anche l'interrogativo sulla scelta del luogo per la tomba. Sempre da quanto riferito dall'avvocato, decine di persone avrebbero già offerto la loro tomba di famiglia per Priebke. E tra questi ci sarebbe perfino il sindaco di un paese, pronto a fare spazio nel suo cimitero. E come ultima spiaggia, c'è anche la tomba di famiglia dello stesso Paolo Giachini, disposto a cedere il posto a colui che considera «come un padre». Di sicuro il sindaco Ignazio Marino non è disposto a cedere alcuno spazio del Comune, difendendo «una città antinazista come Roma». «Compirò ogni azione - ha aggiunto - per impedire la sepoltura di Erich Priebke a Roma. Sono in costante contatto con il Prefetto Giuseppe Pecoraro, al quale ho chiesto di verificare, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la possibilità di negare la sepoltura di Erich Priebke nel territorio comunale, per ragioni di sicurezza e ordine pubblico oltre che di opportunità». La sollevazione contro funerali o sepoltura a Roma arriva da più parti. Prima fra tutti è l'Anpi, la quale spera che «questi funerali non si trasformino in una manifestazione di apologia del nazi-fascismo». Intanto c'è già chi ne celebra le `gesta´. Su Facebook è stato creato da ieri il gruppo «Erich Priebke, eroe del passato e del presente», al quale hanno già aderito circa mille persone. Post e commenti definiscono il militare nazista «eroe del glorioso del Terzo Reich e responsabile della giusta fine di 300 italiani inutili». E stamani è apparsa una scritta con vernice nera a circa 20 metri dall'abitazione romana dell'ex ufficiale: si legge «Onore a Priebke» con accanto una svastica.(di Lorenzo Attianese - Ansa)

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