Si è spento a 84 anni, dopo alcuni mesi di malattia, il Lodigiano Gianfranco Mariconti: era uno dei pochissimi sopravvissuti, e tra gli ultimi ancora viventi, del campo di sterminio nazista di Flossemburg, dove era stato deportato in quanto partigiano.
Nel 1943, non ancora 18enne, Mariconti aveva dovuto lasciare Lodi con la famiglia, dopo che suo fratello maggiore era stato fucilato a San Vittore, e si era rifugiato in Valcuvia, dove ben presto era entrato nella brigata partigiana San Martino. L' impegno nella Resistenza gli è valso tre medaglie d'oro. Assieme allo storico lodigiano Ergole Ongaro, aveva scritto una delle rarissime testimonianze bibliografiche del campo di Flossemburg, da cui era riuscito a fuggire: «Memorie di vita e di inferno, percorso autobiografico dalla spensieratezza alla responsabilità», edito nel 1995. Uno dei suoi ultimi ammonimenti, in occasione di un'intervista, era stato "Se non vi fermate in tempo, tra non molto vi ritroverete in un mondo di schiavi".
Nessun commento:
Posta un commento